Informazioni sul corso

Scopo del corso e risultati attesi

“Ciascuno di noi si fa semplicemente un’illusione del mondo, illusione poetica, sentimentale, gioiosa, melanconica, sporca o lugubre…”, e lo scrittore, dice Maupassant, ha il compito di riprodurre questa illusione.

La percezione di un aspetto della realtà può evocare delle risonanze interiori che lo scrittore concretizza secondo proprie strategie linguistiche e poetiche. Infatti la realtà esterna si carica di elementi soggettivi quando attraversa la coscienza del romanziere e diventa linguaggio.

Le immagini in una descrizione sono gli elementi rivelatori di un mondo invisibile e talvolta favoloso e contribuiscono a una sorta di trasmutazione del reale quotidiano. In altre parole le descrizioni esprimono il rapporto fondamentale nel racconto tra l’uomo, autore o personaggio e il mondo circostante: egli (o ella) lo fugge, glene sostituisce un altro, vi si immerge per esplorarlo, comprenderlo, cambiarlo, o conoscere se stesso.

Durante il corso saranno presi in considerazione quei processi immaginativi grazie ai quali autori e autrici hanno creato un nuovo, proprio universo narrativo fonte di conoscenza e di godimento estetico.

Breve descrizione

Progetto di un percorso che può essere integrato dalle proposte degli stessi partecipanti in base a loro preferenze per autori o autrici, purché in sintonia con le finalità del corso:

Paesaggi e personaggi di una Lucania antica, misteriosa e dolente in Cristo si è fermato a Eboli  di Carlo Levi

– Il mondo fiabesco di Procida in L’isola di Arturo  di Elsa Morante

– La Milano di un intellettuale “arrabbiato” in La vita agra di Luciano Bianciardi

– Palermo, la Sicilia e i suoi profumati giardini in Il gattopardo di  G.Tomasi Di Lampedusa

– Luoghi perduti e ritrovati nella memoria poetica di alcuni poeti dialettali eretini

– Un caso a parte: quando la poesia, producendo particolari universi di senso, trasfigura l’umile anguilla in “nostra sorella” in L’anguilla di Eugenio Montale  La Napoli di Ermanno Rea in Nostalgia –

–La Brianza, culla dell’”orrida solitudine” dell’hidalgo e ingegnere Gonzalo Pirobutirro in La cognizione del dolore  di Carlo Emilio Gadda

– Un mondo sospeso tra Oriente e Occidente in Cortile a Cleopatra  di Fausta Cialente

– Un itinerario che si snoda tra via Tasso e via Merulana passando per viale Manzoni e via Labicana, come metafora di un percorso esistenziale e amicale tra due poeti in Senza verso/Un’estate a Roma di Emanuele Trevi

– La Capitanata e le sue città-dormitorio popolati di braccianti nel racconto-inchiesta Il cafone all’inferno di Tommaso Fiori

– La collina “il Gheppo” come allegoria di crisi e di rinascita spirituale in Il diavolo sulle colline di Cesare Pavese

– L’estrema rarefazione del reale diventato luce, rifrazione, acqua… e infine specchio di un immaginario tutto privato e “combinatorio” in  Le città invisibili di Italo Calvino

Quando possibile si potrà ricorrere alla visione di film relativi ad alcuni dei testi esaminati in un gioco di rimandi tra linguaggi diversi.                                                                                                                        E inoltre sono previste visite ad alcuni dei luoghi descritti non nello spirito di un banale turismo letterario ma alla ricerca di quelle atmosfere particolari del genius loci che ha ispirato l’artista.